Principi generali
Una delle maggiori difficoltà che incontrano le api e gli altri insetti impollinatori è la perdita di varietà nell'habitat. Come noi, gli insetti abbisognano di una dieta variata per rafforzare il sistema immunitario, ma fanno sempre più fatica a trovare le piante cui erano abituati fino a pochi decenni fa. I giardini privati, così come il verde pubblico, svolgono un ruolo importante nel contrastare questa tendenza . L'obiettivo di un giardinaggio favorevole a questi insetti è dunque quello di restituire loro la diversità perduta.
In questa pagina diamo alcuni principi generali da seguire per aumentare la quantità e varietà di cibo a disposizione degli insetti impollinatori, mentre nella pagina sulle piante nettarifere e pollinifere diamo una lista di piante ricche di nutrienti tra le quali si può scegliere, indicando le caratteristiche di cui si discute in questa pagina.
Scegliere piante locali
Nel corso dei millenni, piante e insetti si sono evoluti selezionando i tratti che li rendono reciprocamente adatti gli uni agli altri: ciascuna pianta ha i suoi impollinatori preferiti, cui offre facilità di accesso e una ricompensa in forma di nettare e polline. Dal canto loro, ciascun insetto ha le piante preferite: quelle che hanno fiori del colore che più le attrae, dalla forma più idonea per l'accesso, con il polline e il nettare più adatto a sé e alla propria prole.
È dunque meglio scegliere di piantare nel proprio giardino piante autoctone piuttosto che piante ornamentali, anche se tra queste alcune piacciono molto a certi insetti. Uno studio ha evidenziato che effettivamente gli insetti preferiscono le piante autoctone . In ogni caso, occorre evitare le piante invasive elencate nella lista nera : anche se alcune di queste portano molto nettare (per esempio, la Robinia a la Budleia), esse crescono e si riproducono molto velocemente, e privano le piante autoctone dello spazio che serve a loro; a lungo termine, dunque, queste piante rendono un disservizio agli insetti impollinatori.
Scegliere fiori semplici anziché complessi
L'industria del giardinaggio ha selezionato piante con fiori sempre più complicati, con molti petali. Belli da vedere, ma assolutamente non interessanti per gli insetti. Questi fiori, infatti, dirigono tutta la forza alla produzione di petali e non producono nettare né polline, e anche quando ne riescono a produrre un po' gli insetti non riescono ad accedervi.È dunque importante scegliere piante i cui fiori siano quanto più possibile aperti; si deve poter vedere il nucleo centrale, con stami e pistilli. Se noi riusciamo a vederlo, le api riusciranno ad accedervi.
La rosa gialla ha troppi petali ed è impenetrabile per gli insetti. La rosa rossa è accessibile, e le api ne approfittano. (©D. Besomi)
Attenzione: gli ibridi di prima generazione (ibridi F1 ) hanno generalmente pochissimo polline, e sono dunque molto meno interessanti di altre piante. Alcune sementi sono pubblicizzate come povere di polline (per gli allergici), e sono dunque da evitare ei giardini per gli impollinatori.
Fiori per tutte le stagioni
Gli insetti impollinatori devono poter trovare da mangiare per buona parte dell'anno. Anche se il loro periodo principale di attività è durante la stagione calda, in realtà molti insetti si muovono già precocemente in primavera e tardi in autunno. Le api mellifere volano anche nelle giornate tiepide in pieno inverno.
È dunque importante scegliere delle miscele di piante che fioriscano in diversi periodi dell'anno. In particolare sono importanti le piante a fioritura precocissima (come il calicanto o il nespolo giapponese, che fioriscono già a gennaio o febbraio), precoce (come i crocus, il corniolo e le piante da frutta, che fioriscono tra marzo e aprile), autunnale (come il girasole o la bignonia) o tardo autunnale (come l'edera e il crisantemo). In primavera, in particolare, api e bombi abbisognano di molto polline per le nuove covate, mentre in autunno è più importante trovare nettare.
Fioritura lunga
Quanto più dura il periodo di fioritura, tanto più a lungo una pianta potrà sostenere la sua popolazione di insetti. Sono dunque preziose le piante con fioriture graduali, per esempio quelle con un'infiorescenza lunga che inizia dal basso e procede gradualmente verso l'alto o che parte dalla periferia per raggiungere il centro.
È possibile organizzare una fioritura prolungata delle piante erbacee annuali (incluse quelle ornamentali) tramite semine successive, a distanza di un paio di settimane l'una dall'altra. Per avere fioriture molto precoci si può seminare in autunno e proteggere con un vetro o un tunnel di plastica.
Più a lungo termine, si possono raccogliere separatamente i semi di piante perenni e piante tardive della medesima specie, in modo da prolungare il periodo di fioritura.
La viperina (Echium vulgaris) e il girasole aprono gradualmente i loro fiori, attirando gli insetti per settimane:
Fiori di diverse forme
Diversi tipi di insetti hanno sviluppato un apparato boccale più adatto a certi tipi di fiori piuttosto che ad altri. Alcuni, soprattutto a seconda della lunghezza della lingua o della proboscide, preferiscono fiori piatti (achillea), altri fiori a imbuto (convolvolo), altri ancora fiori a tazza (papaveri e ciliegi), e alcuni a capolino (cardo), o a spazzola (salice), a campana (campanula, genziana), a fauce (come la salvia e le orchidee), a vessillo (robinia), a tubo (primule, borragine).
È dunque importante garantire nel proprio giardino una varietà di forme di fiori.
Questo bel documento su fiori e insetti , riccamente illustrato, mostra le diverse strategie adottate dalle piante per indurre gli insetti a visitarle e spandere il polline su altri fiori. Qui si trova una tabella che mette in relazione gli impollinatori le particolarità dei fiori (in inglese).
Varietà di colore
Diversi tipi di insetti hanno diverse preferenze di colore. Più colori avremo nel nostro giardino, più specie di insetti riusciremo ad attirare. E, naturalmente, il giardino sarà più variato ed interessante anche ai nostri occhi, specialmente se riusciremo a trovare delle combinazioni eleganti.
Stratificazione dell’altezza
Un giardino con molti tipi diversi di piante che fioriscono in diversi periodi potrebbe apparire un po' disordinato, quando nelle aiuole vi sono contemporaneamente piante in fiore e piante già sfiorite. Per ovviare all'inconveniente conviene alternare piante più basse (che spesso fioriscono per prime) con piante più alte: quando le prime saranno sfiorite, quelle più alte nascondono gli steli secchi. Non sarà così necessario asportarli, lasciando alle piante la possibilità di portare i propri semi a maturazione e spargerli in modo spontaneo.
Mantenere i fiori a gruppi
Perché ad un insetto valga la pena effettuare la trasferta nel vostro giardino occorre fargli trovare almeno un gruppo di fiori interessanti, anziché esemplari singoli. Alberi e cespugli solitamente producono molti fiori; le piante erbacee, invece, ne producono relativamente pochi, ed occorre quindi metterne a dimora o seminarne più esemplari. Nutrimento per le larve: Se il vostro obiettivo è un giardino per le farfalle, occorre prevedere anche qualche pianta per i bruchi (piante nutrici), accettando ovviamente il fatto che i bruchi ne mangeranno le foglie, e un alberello o un cespuglio come appoggio per le crisalidi. Alcuni siti web danno indicazioni specifiche per i giardini per farfalle, per esempio questo o questo .
Potature
I cespugli da siepe sono spesso molto interessanti per gli insetti impollinatori: biancospino, piracanta, lauroceraso e ligustro possono produrre fioriture abbondanti e attirare centinaia di insetti. Va però ricordato che queste piante producono fiori solo sui rami del secondo anno. Le potature classiche recidono la maggior parte di questi rami; in tal caso, la pianta non produrrà fiori. È dunque necessario lasciar crescere la pianta, oppure effettuare delle potature che conservino, ad anni alterni, almeno alcuni rami fruttiferi.
Fiori di ligustro, con un'ape, un bombo e due tipi di mosche impollinatrici, e fiori di Piracanta, con due tipi di api selvatiche. (©D. Besomi):
Sfalci meno frequenti
I prati naturali contengono una buona varietà di fiori per gli insetti. Basta dar loro il tempo di crescere. Anziché tagliare l'erba molto frequentemente, potremmo facilmente aiutare gli insetti sfalciando il prato qualche volta in meno. Piante apparentemente banali come i denti di leone e il trifoglio, che sanno spuntare in tempi rapidi, costituiscono in realtà una enorme riserva di cibo per api, farfalle e bombi (in certe regioni si riesce persino a raccogliere miele di denti di leone , tanto sono nutrienti). Riducendo gli sfalci a due (luglio e autunno), ben presto le piante erbacee nettarifere più comuni (ma forse anche, a seconda della composizione del terreno, piante più rare) colonizzeranno il vostro prato fornendo cibo in abbondanza a una miriade di insetti.
Anche piante molto comuni, che crescono rapidamente purché non si sfalci troppo di frequente, hanno un grande potenziale di attirare insetti. (©D. Besomi):
Acqua
Come ogni essere vivente, gli insetti hanno bisogno di acqua tutto l'anno. Nei periodi caldi, le api ne usano tantissima perché è un elemento essenziale del loro sistema di regolazione termica dell'apiario per assicurare la corretta temperatura per lo sviluppo delle larve. Anche in inverno, nelle giornate tiepide escono a cercare acqua per la famiglia.
Un piccolo stagno, con rive che scendono gradualmente, è dunque molto apprezzato dagli insetti, ed arricchisce il giardino dando la possibilità di avere anche piante acquatiche.
Api si abbeverano di neve disciolta. (©D. Besomi):
Qui si possono trovare link a siti esterni con consigli su come rendere il proprio giardino più attrattivo per gli insetti impollinatori. Qui, invece, una lista di piante interessanti per gli insetti . Qui, infine, suggerimenti su come ridurre l'impatto dei veleni sugli insetti utili.