I bombi
I bombi sono parenti stretti delle api domestiche. Come l'ape mellifera appartengono alla famiglia degli Apidae , di cui costituiscono il genere Bombus. Al mondo ve ne sono circa 250 specie conosciute; di queste 40 (forse 43) vivono in Svizzera e 30 (forse 34) in Ticino.
Come le api domestiche, i bombi sono insetti sociali, sebbene ad uno stadio meno evoluto. Vivono in colonie matriarcali rette da una regina, l'unica femmina feconda della famiglia.
Le regine che sopravvivono all'inverno, già feconde, fondano una nuova colonia. Le prime nate sono tutte femmine, le operaie, che si occupano dei lavori comunitari: producono la cera per l'allargamento del nido fondato dalla regina, raccolgono e preparano per la conservazione il nettare e polline per allevare la nuova prole e per nutrire la regina, la quale ora si occupa unicamente di deporre le uova. A fine estate alcune femmine vengono allevate per divenire regine, tramite un meccanismo che ancora non si conosce ma che richiede probabilmente una maggiore o migliore nutrizione (in modo analogo all'allevamento delle regine da parte dell'Ape mellifera); la regina in carica depone anche alcune uova non fecondate, da cui nasceranno i maschi. A principio autunno le nuove regine si accoppiano, mentre i maschi, le operaie e la vecchia regina muoiono. Le regine cercano un riparo per i mesi freddi, in modo da poter ripetere il ciclo formando una nuova famiglia.
Un particolare sottogenere di bombi, gli psitiri (Psithyrus — qui una descrizione della ventina di specie che compongono questo gruppo, in inglese), non hanno sviluppato una vita sociale. In particolare, non hanno operaie: tutte le femmine sono feconde, e mancano di apparati per la raccolta del polline. Questi bombi non possono dunque allevare la loro prole, e sono costretti a parassitare gli altri bombi che invece formano delle colonie. Le femmine degli psitiri escono dal loro rifugio invernale un po' dopo gli altri tipi di bombi, quando le altre regine hanno già cominciato a fondare le loro colonie. Trovata una colonia della specie che si sono specializzati a parassitare (e con la quale solitamente hanno una notevole somiglianza morfologica) vi penetrano e cominciano a deporre le proprie uova, a volte eliminando la regina del nido ospite affinché non vi siano altre larve a competere con le proprie (il Bombus vestalis , per esempio, parassita il Bombus terrestris (il bombo degli orti) uccidendone la regina), e lasciano che siano le operaie ospiti ad allevare la propria prole.
I bombi sono degli impollinatori molto solerti ed efficaci. Grazie alla peluria che li protegge dal freddo, il loro periodo giornaliero di attività è molto più prolungato rispetto a quello dell'ape mellifera; volano anche col vento (che l'ape invece non apprezza per nulla) e in condizioni di nebbia e pioggerella. Si muovono più rapidamente dell'ape da un fiore all'altro, liberando tuttavia maggiori quantità di polline: mentre le api abbisognano diverse visite al medesimo fiore per impollinarlo completamente, il bombo spesso compie questa operazione in un solo passaggio. La pianta può così abbandonare più precocemente i petali, riducendo il rischio di formazione di muffe che intaccherebbero poi il frutto. Inoltre i bombi hanno un apparato boccale molto estensibile che permette loro di raggiungere il centro di fiori molto profondi e con la corolla stretta, più difficilmente raggiungibili dalle api (i mirtilli e i cranberry, per esempio).
Infine, i bombi sono molto meno sistematici delle api mellifere: non avendo un sistema di comunicazione raffinato come la danza che usano le api per indicare alle sorelle le migliori fonti di cibo, i bombi si allontanano meno dal loro nido e visitano tutti i fiori dei dintorni, garantendo meglio delle api l'impollinazione incrociata. Per queste ragioni alcuni bombi (il Bombus terrestris, in particolare) sono allevati e venduti per l'impollinazione di colture , sia nelle serre (dove l'ape mellifera non si avventura) che in pieno campo.
Qui si trovano alcuni link a fantastiche risorse sui bombi. Qui sotto alcune fotografie di bombi (benché dotati di pungiglione sono molto docili, e si lasciano tranquillamente avvicinare anche a pochi centimetri).